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12/06/2025 – Un talento ingombrante

 

PRENOTATI GRATIS
Giardino dell’Archivio Mario Cervo, giovedì 12 giugno ore 21:00
Un film di Melanja Palitta
Nato come una breve intervista, questo documentario di 30 minuti si è trasformato in un ritratto intimo e profondo di Silvana Secchi, una nostra concittadina.
Artista per vocazione, Silvana ha attraversato la vita con il peso del rifiuto del padre e i limiti imposti da una società patriarcale. La sua voce, intrecciata a immagini d’archivio e ai paesaggi della Sardegna, ci guida in un viaggio che è memoria e risveglio.
La sua storia, sebbene radicata in un altro tempo, parla con forza al presente: rivela un approccio culturale che, sotto la maschera della protezione, finisce per distorcere la comprensione e l’espressione delle emozioni.
Tra rinunce, ribellioni e un senso di colpa che scava in profondità, Silvana ha conosciuto l’ombra della vita. Ma è proprio lì, nel buio più fitto, che qualcosa cambia: si apre uno spiraglio, un respiro nuovo.
Un messaggio di speranza che attraversa il dolore e lo trasforma.
Alla proiezione sarà presente la regista Melanja Palitta con la quale gli spettatori potranno approfondire e condividere pensieri ed emozioni.

La proiezione sarà seguita da un Q&A con Melanja Palitta, a cura di Cristina Ricci.
Un’occasione per approfondire e condividere pensieri ed emozioni legati alla storia raccontata nel film.

Lingua: Italiano, con sottotitoli in inglese.

Presentazione personale della regista Melanja Palitta
Sono una storyteller visiva con sede ad Amsterdam e originaria della Sardegna. Il movimento ha sempre rappresentato una bussola essenziale per il mio percorso artistico.
Dopo aver conseguito il diploma in danza a Firenze, nel 2006 mi trasferii nei Paesi Bassi, dove cresceva progressivamente la mia passione per il filmmaking.
Il mio legame con il mondo visivo, tuttavia, affonda le radici in un passato molto più remoto: da bambina, osservavo incantata mia madre mentre dipingeva, apprendendo in maniera istintiva l’arte del colore e della composizione.
Durante la mia formazione da danzatrice, la videocamera era sempre al mio fianco, pronta a catturare movimenti in immagini e video.
Quando montai il mio primo video di danza, compresi che la timeline non era un mero strumento tecnico, ma un linguaggio in grado di fondere armoniosamente musica, immagini, movimento ed emozione.
Questa rivelazione mi spinse, nel 2008, a fondare la mia compagnia di video, trasformando in modo definitivo la mia passione in una professione.
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